compatire
Redazione De Agostini
v. tr. (ind. pr. compatisco -sci) [sec. XIV; dal latino ecclesiastico compăti]. Provare compassione per le sofferenze di qualcuno: “Sa il cielo cos'ha patito: la compatisco” (Manzoni); lett. anche intr. (aus. avere): “Non dovete pensare che io non compatisca all'infedeltà umana” (Leopardi). Per estensione, provare un senso di pietà mista a disprezzo: compatisco la tua inettitudine. Anche scusare, avere indulgenza verso qualcuno o qualche cosa: compatite la mia ignoranza.