compatto

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agg. e sm. e f. [sec. XIV; dal latino compāctus, pp. di compingĕre, unire insieme].

1) Ben unito nelle sue parti; sodo, denso, fitto. Fig., concorde, unito, unanime: gruppo compatto.

2) In matematica, uno spazio topologico si dice compatto per ricoprimenti se da ogni suo ricoprimento mediante aperti può essere estratto un numero finito di aperti costituenti del pari un ricoprimento; si dice compatto per successioni o semplicemente compatto, se in esso ogni successione ha qualche valore limite. Nel caso di uno spazio metrico, le due definizioni sono equivalenti. I sottoinsiemi compatti di uno spazio metrico sono chiusi e limitati.

3) Per estensione, riferito A) a un modello di automobile progettato per avere un ingombro limitato senza che ciò vada eccessivamente a scapito dello spazio interno destinato a passeggeri e bagagli: molte case automobilistiche oggi producono la loro compatta mirando soprattutto al mercato dei guidatori di città, assillati dalle difficoltà di parcheggio. B) Per indicare una macchina fotografica di dimensioni molto ridotte, per pellicola da 35 mm in caricatori 135 (fotogramma formato 24×36 mm) o digitale; obiettivo fisso, corpo in plastica detto, appunto, compatto. § Mentre le prime compatte semplici ed economiche avevano prestazioni molto limitate, esse si sono poi rapidamente evolute, grazie alla riduzione delle dimensioni e del costo degli esposimetri, dei dispositivi autofocus e dei motori di avanzamento della pellicola. L'obiettivo (che è sempre fisso, cioè non intercambiabile) può essere anche a doppia focale o zoom, anche con notevole escursione di focale (per esempio 38-105 mm) e, nelle macchine più costose, anche di buona luminosità, fino a f 2,8. La sensibilità della pellicola viene letta automaticamente per mezzo del codice DX presente sul caricatore e comunicata all'esposimetro, che imposta tempo e diaframma in funzione di un “programma” inserito nella macchina; fatta eccezione per le macchine più economiche, l'avanzamento e il riavvolgimento della pellicola sono motorizzati. Nei modelli digitali le fotografie sono registrate in una memoria interna espandibile tramite schede estraibili che, a seconda del formato, prendono il nome di Secure Digital, Smart Media, Compact Flash. Sono quasi sempre presenti un flash e un dispositivo autofocus. Per queste caratteristiche e per l'estrema semplicità d'uso determinata degli automatismi, le compatte più sofisticate hanno sostituito le reflex presso i fotografi dilettanti meno esigenti.

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