Lessico

sm. [sec. XVII; dal latino contribūtum, pp. di contribuĕre, aggiungere].

1) Ciò che si offre per un fine che interessa più persone: un contributo finanziario; dare, ricevere un contributo. In particolare, quota di partecipazione in danaro, in beni, in opere, per il raggiungimento di un fine comune a più persone. Loc.: mettere a contributo, esigere l'aiuto, anche approfittarsi: “Per i fiammiferi erano messi a contributo gli amici” (Panzini).

2) Studio, memoria, saggio su un argomento determinato: un contributo su Montale.

Economia: generalità

Prelievo di ricchezza imposto periodicamente a determinati soggetti che si avvantaggiano in modo specifico di un'opera di pubblica utilità. Il contributo presenta le stesse caratteristiche della tassa , in quanto è corrispettivo di un servizio, e dell'imposta in quanto è coattivo. Esempio tipico era il contributo di miglioria, specifica o generica, che colpiva l'incremento di valore di fondi rustici o di aree fabbricabili nel caso di costruzione da parte dell'ente pubblico di un'opera che direttamente o indirettamente aumenta il valore patrimoniale oggetto del contributo.

Economia: contributi previdenziali

Somme di danaro che, nel quadro delle assicurazioni sociali, vanno versate generalmente in caso di rapporto di lavoro dipendente dal prestatore e dal datore di lavoro, in maniera proporzionale all'ammontare della retribuzione corrisposta, agli enti previdenziali. Con il versamento dei contributi sociali effettivi, le persone assicurate acquisiscono o conservano il diritto alle prestazioni sanitarie e previdenziali. I contributi sociali figurativi rappresentano la contropartita delle prestazioni sociali corrisposte direttamente dal datore di lavoro ai propri dipendenti o ex-dipendenti, senza il tramite degli organismi di assicurazione sociale (sussidi al personale, rendite, indennità temporanee, spese per cure e infortuni, ecc.). Fuori del contratto di lavoro, il lavoratore può versare contributi volontari all'istituto assicuratore per tutto il periodo in cui non sia coperto dai contributi previsti in regime di contratto lavorativo; si dicono infine contributi unificati quelli che in agricoltura conglobano i contributi per le assicurazioni sociali e gli assegni familiari.

Economia: contributi statali

L'erogazione da parte dello Stato o di Enti Pubblici di una data somma a favore di un'impresa senza obbligo di restituzione e volta al perseguimento di obiettivi economici che configurano finalità di interesse generale. Il contributo può essere elargito in conto esercizio, ovvero in conto capitale; nel primo caso si tratta di contribuzioni volte perlopiù al ristabilimento delle condizioni di concorrenza tra le imprese e consistono nel sovvenzionare quelle che operano in particolari condizioni di svantaggio economico, ovvero sono finalizzate al ristabilimento di condizioni di economicità per le imprese che operano nel campo dei servizi di pubblica utilità e in regime di prezzi vincolato; nella seconda ipotesi, i contributi sono volti a incentivare l'acquisizione di determinati fattori produttivi, al fine di consentire un adeguamento tecnologico delle imprese, ovvero la localizzazione di attività produttive in zone economicamente depresse. In tale ultima ipotesi i contributi possono essere a fondo perduto, qualora consistano in una contribuzione alla copertura dei costi relativi ai nuovi investimenti, ovvero in conto interessi, se relativi alla erogazione di prestiti a tasso di interesse cosiddetto agevolato, ossia largamente inferiore a quello vigente sul mercato.

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