convulsióne

sf. [sec. XIV; dal latino convulsío-ōnis]. Contrazione brusca e involontaria che può interessare pochi o numerosi gruppi muscolari, a carattere irregolare, intermittente e variabile. Per estensione, manifestazione violenta, moto convulso, irrefrenabile: una di pianto, politiche. Anche perturbazione improvvisa e violenta della natura: telluriche, scosse sismiche. § La convulsione può essere analizzata sotto vari aspetti. In rapporto alla forma si differenziano: toniche, quando la contrazione è prolungata nel tempo e immobilizza totalmente i tratti colpiti; cloniche, in cui si ha un succedersi rapido di contrazioni e rilasciamenti muscolari; statica, tipo particolare di aura, quale si osserva nell'epilessia procursiva. In rapporto all'estensione si hanno: generalizzate, in cui le contrazioni interessano tutto il corpo, con cianosi, perdita di urine e feci, e localizzate (o focali o epilessia jacksoniana), con insorgenza in un determinato settore muscolare e successiva diffusione ai muscoli dello stesso lato. Bisogna inoltre distinguere fra una crisi convulsiva isolata, non recidivante, come per esempio quella che può comparire dopo un trauma cranico o durante un episodio febbrile, e l'epilessia, caratterizzata invece da crisi recidivanti improvvise, breve alterazione della coscienza e dell'attività motoria, con fenomeni sensoriali o comportamento anomalo, dovuti a scarica elettrica eccessiva dei neuroni cerebrali. Le convulsioni sono abbastanza frequenti nei bambini al di sotto dei 6 anni e nei primi giorni di vita hanno quasi sempre carattere generalizzato e sono di frequente legate a un trauma da parto; possono comparire anche nelle malattie acute del sistema nervoso (fra cui infezioni), nella spasmofilia legata a ipocalcemia, nell'ipoglicemia, spesso associata a vomiti acetonemici, nelle manifestazioni febbrili, soprattutto al di sotto dei 3 anni, in taluni stati affettivi (attacchi di collera) con contrazione dei muscoli respiratori, cianosi, perdita di coscienza di breve durata. Altre possibili cause di convulsioni sono edema o ipossia cerebrale, traumi encefalici, lesioni espansive cerebrali, uso di farmaci o sostanze convulsivanti. La terapia delle convulsioni prevede da un lato il controllo delle crisi mediante adeguata terapia farmacologica, dall'altro il trattamento della patologia di base.

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