corregidor

sm. spagnolo. Termine comparso per la prima volta alle Cortes di Alcalá del 1348 per indicare un funzionario di nomina regia, mandato a presiedere i consigli municipali delle principali città spagnole; il corregidor assunse particolare importanza e diffusione a partire dall'epoca dei re cattolici (ca. 1480), che estesero ampiamente l'istituzione, regolata nel 1500. Più tardi questo ufficio fu esteso a tutti i municipi dall'ancor più accentuato “centralismo” borbonico (inizi sec. XVIII). Oltre alle funzioni amministrative di podestà, ebbe anche quelle di giudice di prima istanza e di capo della polizia. In genere era un giurisperito borghese (Carlo III ne fece un funzionario di carriera, stabile e arruolato per concorso); quando era un nobile o un militare, doveva avere un consigliere giuridico (alcalde mayor). La carica scomparve solo in seguito alle riforme amministrative del 1835.

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