cozzare
Indicev. intr. e tr. (ind. pr. còzzo) [sec. XIII; da coccia, nel senso di testa, tramite i dialetti settentrionali].
1) Intr. (aus. avere), urtare con le corna, detto di montoni, buoi, ecc. Per estensione, urtare violentemente: la moto è andata a cozzare contro un albero. Fig., entrare in contrasto violento con qualcuno, contendere, lottare contro ostacoli o avversità: “Il popolo cozzava colla tirannide che soffriva” (Leopardi); cozzare col muro, contro il muro, ostinarsi a combattere contro difficoltà insormontabili. Di cose, essere inconciliabili, differire radicalmente: questi concetti cozzano fra loro.
2) Tr., urtare, colpire con le corna; per estensione, battere: cozzare la testa contro la parete. Rifl., scontrarsi: “Andammo per le strade e mi cozzavo nei passanti” (Pavese). Fig., litigare.