crudo

agg. [sec. XIII; latino crūdus, sanguinante].

1) Non cotto o poco cotto: verdura, carne cruda; in particolare: mattoni crudi, essiccati al sole e non sottoposti a cottura; seta cruda, così detta prima che subisca le operazioni di trattura; metallo (o lega)crudo, che ha subito un incrudimento per deformazione plastica a freddo. Un materiale crudo ha elevato carico di rottura, elevato modulo di elasticità, bassi valori dell'allungamento e della strizione rispetto allo stesso materiale metallico allo stato ricotto. Fig., nella loc. farne di cotte e di crude, compiere ogni sorta di male azioni, di monellerie.

2) Anche acerbo, non maturo: un frutto crudo; non stagionato: vino crudo. Fig., rigido, freddo: è stato un inverno crudo.

3) Rozzo; schietto, senza attenuazione: un linguaggio crudo; parlare nudo e crudo, senza mezzi termini; la cruda verità, tutta la verità, anche se spiacevole; violento, sgradevole: una luce cruda.

4) Lett., di luogo irto, scosceso, selvaggio: “Nel crudo sasso intra Tevero e Arno” (Dante).

5) Crudele, spietato, duro, atroce: “benigno a' suoi ed a' nimici crudo” (Dante); “ogni più cruda pena dammi” (Alfieri).