deanafilassi

sf. [de-+anafilassi]. Stato di resistenza o insensibilità temporanea ai fenomeni allergici e anafilattici che si instaura ordinariamente nei soggetti i quali hanno da poco tempo subito e superato uno shock anafilattico. La deanafilassi, detta anche desensibilizzazione o antianafilassi, è dovuta alla scarsa disponibilità nel sangue e nei tessuti di reagine, cioè anticorpi specifici responsabili della reazione allergica immediata a un determinato antigene. Nell'uomo la deanafilassi può essere provocata intenzionalmente con vari procedimenti, per esempio somministrando l'antigene anafilattogeno molto lentamente o a piccole dosi frazionate, oppure in modo aspecifico, pretrattando il soggetto con siero di sangue normale, con soluzioni colloidali (gomma arabica, inchiostro di china, ossido saccarato di ferro, peptone, ecc.), con soluzioni di cloruro o tiosolfato di calcio. La deanafilassi ha grande importanza nel corso della sieroterapia antitetanica, quando si sospetti che il paziente sia già sensibilizzato da precedenti somministrazioni di siero.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora