diòttra

sf. [sec. XVI; dal greco dióptra, strumento ottico]. Strumento topografico per determinare l'allineamento tra due punti, ovvero per individuare un piano di traguardo verticale, e utilizzato per il rilevamento grafico di aree non molto vaste. È costituito da una riga metallica dotata di un dispositivo di mira in grado di determinare una linea di mira parallela al bordo della riga. Si hanno diversi tipi di diottre: nella diottra ad alette la riga porta alle estremità due asticelle o pinnule, disposte normalmente al piano della stessa. Su una pinnula, detta oculare, è praticata una stretta fenditura, mentre sull'altra pinnula, detta obiettivo, vi è una finestrella rettangolare che sostiene un filo centrale teso normalmente alla riga; la fenditura della pinnula oculare e il filo della pinnula obiettivo individuano un piano di traguardo verticale quando la riga viene posta su un piano orizzontale. Lo strumento ha scarsa precisione; in genere l'errore angolare, cioè l'angolo tra il piano determinato dalla diottra e il piano tra il punto collimato e l'osservatore, è di circa 5´. Se la diottra alle estremità porta delle pinnule doppie ossia una pinnula oculare e una obiettivo sovrapposte, si dice diottra a visuali reciproche. Il tipo più recente di diottra è quello a cannocchiale: consta di una riga metallica, il cui spigolo fa da linea di mira, su cui è montata una colonnina che porta un cannocchiale collimatore distanziometrico e un cerchio graduato verticale; questa diottra costituisce la parte principale di alcuni goniografi (vedi tavoletta pretoriana). § Nei fucili e nelle carabine, dispositivo di mira costituito da un dischetto o anellino forato, collocato in prossimità del vivo di culatta e montato su un dispositivo micrometrico che consente la regolazione in altezza e, per le armi di precisione, anche sul piano orizzontale.

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