dispepsìa

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sf. [sec. XVIII; dal greco dyspepsía]. Alterazione funzionale che induce sensazioni anomale a carico dell'apparato digerente, dolenzia postprandiale, turbe a carico dello svuotamento gastrico. La sintomatologia può essere legata a una patologia specifica (per esempio dispepsia appendicolare, legata all'appendicite cronica, dispepsia da colelitiasi, associata a patologie della colecisti, dispepsia colica, dispepsiasalivare, dovuta ad alterazioni qualitative e quantitative della saliva ecc.), ma fattori psicologici e culturali sono molto importanti nel condizionare i sintomi, così da rendere talora difficile la diagnosi, tanto più che a volte non si rinviene alcuna anomalia istopatologica. In relazione al meccanismo di insorgenza si differenziano due tipi di dispepsia: il tipo ipersecretivo, con manifestazioni dolorose che si verificano in genere 2-3 ore dopo il pasto (crampi, bruciore gastrico, sensazione di fame associata a sensazioni di dolore); il tipo iposecretivo, con sensazione di molestia, di pesantezza, ptosi gastrica (anche manifestazioni di diarrea dopo il pasto). Dispepsie si possono osservare anche nel corso di lesioni a carico del sistema nervoso come tabe, sclerosi a placche, paralisi progressiva, ecc.; infine, anche in soggetti particolarmente emotivi o con caratteristiche psicopatiche. Per attenuare i disturbi dispeptici si consiglia, oltre che la tranquillità psichica, di masticare accuratamente, mangiare a orari regolari, evitare gli alimenti poco digeribili. Nelle dispepsie ipersecretive sono sconsigliabili cibi quali il brodo di carne, la carne arrostita, l'uva, le arance, tutte le bevande alcoliche, il caffè, le spezie. I pasti devono essere poco abbondanti e frequenti. Nelle dispepsie iposecretive i cibi devono essere sapidi, lievemente speziati. Sono sconsigliati cibi ricchi di grassi. Legate a particolari patologie sono: dispepsia appendicolare, disturbi dispeptici correlati all'appendicite cronica; dispepsia da colelitiasi, associata a patologie della colecisti; dispepsia colica, dispepsia associata a disturbi funzionali del colon; dispepsia fermentativa, legata a processi di fermentazione degli alimenti ingeriti; dispepsia flatulenta, legata alla produzione di gas nello stomaco con disturbi ai quadranti superiori dell'addome e frequenti eruttazioni; dispepsia funzionale, di origine nervosa; dispepsia riflessa, dovuta all'influenza di patologie a carico di organi non coinvolti nella digestione; dispepsia salivare, dovuta ad alterazioni qualitative o quantitative della saliva; ecc.

Bibliografia

G. Basile, R. C. Basile, Le malattie dell'apparato digerente, Roma, 1951; P. Hillemand, L'appareil digestif et ses maladies, Parigi, 1964; A. Lattanzi, Terapia delle malattie dell'apparato digerente, Pisa, 1966; P. Vezzadini, La dispepsia, Torino, 1990.

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