dissipatóre

Indice

agg. e sm. (f. -trice) [sec. XIV; da dissipare].

1) Che o chi dissipa ricchezze; scialacquatore.

2) In elettronica, elemento meccanico metallico di buona conducibilità termica e dotato di alettature, usato nei circuiti elettronici per ottenere una buona dissipazione termica per convezione naturale o forzata. I dissipatori vengono solitamente impiegati per favorire la dissipazione del calore da parte del collettore dei transistori di potenza o dei carichi antinduttivi impiegati per la misura della potenza di uscita degli apparati generatori o amplificatori. La superficie dei dissipatori deve essere dimensionata in base alle condizioni di lavoro e ai sistemi di raffreddamento, in modo da presentare una resistenza termica tale da permettere che l'elemento cui esso è applicato non superi una data temperatura, compatibile con il suo corretto funzionamento.

3) Nelle costruzioni idrauliche, bacino dissipatore, o, piú esattamente, dissipatore a risalto, lo stesso che bacino di smorzamento.

4) In tecnologia meccanica, i dissipatori sono resistori ampiamente dimensionati e posti, in genere, sul tetto del locomotore (in particolare nelle ferrovie di montagna a trazione elettrica); dissipano la corrente prodotta dai motori quando funzionano come generatori, agendo da freno nei percorsi in discesa.

5) Apparecchio elettrodomestico che tritura i rifiuti di cucina e li convoglia nelle condutture di scarico dell'acqua del lavello.

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