diverticolòsi

sf. [diverticol(o)+-osi]. Presenza di diverticoli multipli a carico dell'apparato digerente, della vescica urinaria e di altri organi cavi. Le diverticolosi del colon, che è la sede più comune di questo tipo di patologia, e del duodeno sono affezioni spesso asintomatiche e che possono rappresentare un reperto occasionale in caso di un esame radiologico del grosso intestino. La sintomatologia è legata essenzialmente ai processi infiammatori che possono interessare uno o più diverticoli (diverticolite). Nella patogenesi della diverticolosi sembra aver assunto importanza l'alimentazione moderna, molto raffinata e a scarso contenuto di residui. La scarsità di massa fecale che si forma è responsabile di uno spasmo della muscolatura colica, soprattutto a livello del sigma, con conseguente aumento della pressione intraluminale. È importante quindi in caso di diverticolosi intervenire con una dieta ricca di fibre vegetali per favorire il movimento delle feci attraverso il colon con normale velocità. La diverticolosi diventa più frequente con l'aumentare dell'età, il 75% dei casi si osserva sopra i 50 anni. Nel 90% dei casi la localizzazione è a livello del sigma. La diagnosi della diverticolosi dipende quasi esclusivamente dagli esami radiologici e la terapia delle complicanze è spesso di pertinenza chirurgica.

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