enigmìstica o enimmìstica

sf. [sec. XX; f. di enigmistico]. L'arte di comporre e di sciogliere enigmi. § Dall'enigma letterario discende l'attuale moltitudine dei giochi enigmistici (ca. un migliaio). Di questi, alcuni sono noti fin dall'antichità (giochi geometrici, anagrammi, logogrifi); gli altri, numerosissimi e in continua evoluzione, sono il frutto del costante favore e della popolarità di cui l'enigmistica ha sempre goduto, grazie anche alla pubblicazione di una serie di riviste specializzate (L'Aguzzaingegno, almanacco annuale che vide la luce a Milano nel 1821 e fu pubblicato per decenni; Diana D'Alteno, Firenze, 1890-1942; La settimana enigmistica, Milano, 1931). I giochi enigmistici vengono classificati in due grandi categorie, enigmistica poetica o letteraria ed enigmistica grafica o figurata. Mentre quest'ultima è sostanzialmente rappresentata dal rebus, l'enigmistica letteraria si esprime in una serie di esercizi classificati secondo la logica e la meccanica che li caratterizza: bisensi, polisensi, enigmi e indovinelli, basati sulla sola interpretazione; sciarade, intarsi, incastri e frasi doppie, basati sulla scomposizione di una parola o frase nei suoi elementi costitutivi senza tuttavia alterarne l'ordine; logogrifi, parole decrescenti, scarti e zeppe, basati sullo spostamento, sulla soppressione o sull'aggiunta di un elemento al dato iniziale; anagrammi, bifronti, metatesi, antipodi, scambi e inversioni, basati sull'individuazione di due o più parole o frasi, diverse nel significato ma simili negli elementi costitutivi; cambi, basati sulla ricerca di due o più parole generate dall'intervento su uno solo degli elementi costitutivi iniziali (lettera o sillaba); falsi derivati, basati sull'individuazione di due o più parole o frasi legate da un nesso grammaticale; giochi geometrici; bizzarrie.

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