enurèsi

sf. [dal greco enuréō, orinare]. Perdita involontaria e ripetuta di urina durante il sonno, in un'età in cui dovrebbe essere presente il controllo volontario. Si riscontra nella prima infanzia, soprattutto nei maschi, dovuta a cause diverse. Fra i motivi principali: malformazioni dell'uretra, fimosi, calcoli vescicali, irritabilità vescicale, ipertrofia tonsillare, parassitosi intestinale, ma soprattutto stati ansiosi ed epilessia. A volte l'enuresi è associata ad altri disturbi del sonno quali sonnambulismo e paure notturne, e ha carattere familiare. Quando non riconosce una causa organica, può accompagnarsi a una psicopatologia individuale che richiede l'intervento dello psichiatra, ma in genere rappresenta un ritardo nello sviluppo che si risolve spontaneamente. La terapia è diretta a correggere e curare eventuali malformazioni e processi infiammatori urogenitali. Come trattamento generale si ricorre a sedativi o neurolettici, secondo la necessità. Oltre alla relazione con i genitori, è importante il sostegno psicologico del bambino.

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