estispìcio

sm. [sec. XIV; dal latino extispicíum]. Rito divinatorio fondato sull'osservazione dei visceri di animali sacrificati. Secondo la tradizione, i Romani l'avevano derivato dagli Etruschi, ma in realtà l'estispicio era una pratica diffusa in tutta l'area mediterranea: la conoscevano i Greci e altri popoli; il centro di diffusione potrebbe essere stato la Mesopotamia, dove si sa che era tenuta in gran conto e aveva subito complesse elaborazioni. Una raccolta neo-assira di norme di estispicio porta addirittura il titolo di Bârûtu, ossia “Divinazione” per antonomasia. Comunque si trovano testimonianze di estispicio anche in aree diverse: per esempio nell'antico Perú. I visceri osservati erano: cuore, fegato, polmoni, stomaco, intestino e talvolta anche reni e qualche altra parte del corpo.

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