estrèmo

Indice

agg. e sm. [sec. XIII; dal latino extrēmus, il più esterno].

1) Agg., ultimo nello spazio o nel tempo: il limite estremo; l'estrema speranza; gli estremi onori, gli onori funebri. Fig., riferito a idee, dottrine e simili, radicale: prospettare una soluzione estrema; estrema destra, estrema sinistra.

2) Che è al suo più alto grado; massimo: vivono in estrema miseria. Per estensione, eccessivo, insopportabile; in particolare, gravissimo: trovarsi in estremo pericolo; è un caso estremo, disperato. Proverbio: “a mali estremi, estremi rimedi”, circostanze particolarmente gravi che esigono soluzioni drastiche.

3) Sport estremi, attività sportive che sfidano le massime difficoltà per raggiungere i limiti delle possibilità umane, per esempio canyoning, parapendio, raftingecc.

4) Sm., la parte estrema di qualche cosa; estremità: i due estremi della sbarra. Con accezioni specifiche: A) in un sillogismo si dicono estremi i due termini della conclusione in opposizione al termine medio. Ugualmente, in aritmetica, sono detti estremi di una proporzione il primo e il quarto termine (per esempio nella proporzione 15 : 5 = 27 : 9, 15 e 9 sono gli estremi). B) Nel rugby, il giocatore con mansioni difensive che occupa la posizione più arretrata. Fig.: passare da un estremo all'altro, da un eccesso al suo opposto. In particolare, termine, fine, riferito per lo più alla durata della vita: giunto all'estremo della sua esistenza terrena; essere agli estremi, prossimo al crollo, in punto di morte.

5) Il grado più alto, il colmo: spingere la crisi agli estremi.

6) Nel linguaggio giuridico, usato per lo più al pl., i dati di fatto che concretizzano la fattispecie di un reato. In particolare, i dati essenziali di un documento: gli estremi del certificato di nascita.

7) Ant., miseria, sventura, calamità.§ In matematica, estremo di un intervallo (a, b) di numeri reali, con a, sono i numeri a e b: a è l'estremo inferiore, b è l'estremo superiore dell'intervallo; estremo superiore di una funzione y=f(x) definita in (a, b) è il limite superiore dell'insieme dei valori che la funzione f(x) assume nell'intervallo (a, b).

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