facoltà

Indice

Lessico

sf. [sec. XIV; dal latino facultas-ātis].

1) Capacità della mente o dell'animo di compiere un determinato atto: non è nel pieno possesso delle sue facoltà mentali.

2) Potere, permesso, autorità: non ha la facoltà di darci ordini. In particolare, nel diritto soggettivo, il potere di far uso di un diritto, come di astenersene, senza che per questo il diritto stesso venga affievolito.

3) Proprietà, caratteristica di una sostanza, di un oggetto e simili: queste pastiglie hanno la facoltà di calmare la tosse.

4) Ognuno dei gruppi di discipline in cui è diviso lo studio universitario; per estensione, la sede di ognuno di questi gruppi di discipline e il corpo insegnante di una facoltà: iscriversi alla facoltà di medicina; la facoltà di lettere è stata occupata dagli studenti; si è riunito il consiglio di facoltà.

5) Averi, ricchezze: è di famiglia senza grandi facoltà.

6) In matematica, sinonimo non più usato di fattoriale di un numero intero.

Filosofia

Nella terminologia filosofica le facoltà sono i poteri dell'anima, intesi come fonti originarie delle sue diverse attività: così per esempio tra gli antichi Aristotele distingueva le facoltà vegetative, sensitive e intellettive dell'anima e fra i moderni Cartesio attribuiva all'anima le facoltà dell'intelletto e della volontà, sforzandosi di spiegare la vita vegetativa e sensitiva in base a movimenti corporei. Contro questa concezione delle facoltà si levarono prima D. Hume e poi J. F. Herbart, per i quali esistono solo classi di atti psichici concreti e il concetto di facoltà è una vuota astrazione cui non corrisponde nulla di reale. Il concetto di facoltà è completamente abbandonato dalla psicologia contemporanea e dalla filosofia contemporanea da essa influenzata.

Universitá

Nell'ordinamento scolastico italiano, le facoltà universitarie sono strutture didattiche che comprendono gruppi di insegnamenti affini nei quali è possibile conseguire il diploma di laurea. Il sorgere delle facoltà è legato all'origine medievale delle istituzioni universitarie le quali, alla fine di ogni corso di studi, rilasciavano una facultas docendi, cioè la facoltà di esercitare l'insegnamento in un determinato settore, che divenne in seguito facoltà di esercitare una professione. Nella maggior parte delle università italiane sono comprese le facoltà di giurisprudenza, scienze politiche, economia e commercio, scienze statistiche, demografiche e attuariali, lettere e filosofia, magistero, medicina e chirurgia, scienze matematiche, fisiche e naturali, chimica, ingegneria, farmacia, architettura. Esiste poi una serie di facoltà meno diffuse, quali agraria, medicina veterinaria, odontoiatria, informatica.

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