fosfuro

sm. [sec. XIX; da fosfo-]. Composto binario del fosforo con gli elementi a carattere metallico. Alcuni, come il fosfuro di sodio Na₃P, quello di zinco Zn₃P₂ e altri presentano formule che corrispondono alla valenza tre del fosforo; certi, come per esempio il fosfuro di sodio Na₂P5, contengono sistemi di atomi di fosforo legati direttamente tra loro, altri ancora, come per esempio il fosfuro di ferro Fe₂P, hanno proprietà metalliche simili a quelle delle leghe ferro-fosforo. I fosfuri si ottengono in genere per sintesi diretta, riscaldando il metallo con la quantità calcolata di fosforo, e alcuni anche facendo reagire la fosfina, PH₃, su un sale del metallo corrispondente. Vari fosfuri vengono decomposti dall'acqua e altri dagli acidi diluiti liberando fosfina; quelli a carattere di lega sono invece in genere molto stabili. Il fosfuro di zinco viene usato in agricoltura come antiparassitario.

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