g
IndiceLessico
"Per la lettera g come simbolo e abbreviazione vedi tabella al lemma del 9° volume." (pronuncia per esteso gi, dialettale gé), sm. o f. Settima lettera dell'alfabeto italiano.
Fonetica
La lettera g ha in italiano due valori fonetici: quello di un'occlusiva velare sonora davanti alle vocali a, o, u, o davanti a consonante (gara, gola, gusto, grande, gloria), quello di una palatale sonora davanti alle vocali e, i (gelo, giro). "Per la lettera g vedi la tabella a pg. 239 del 10° volume." Davanti a queste ultime vocali, il suono velare è rappresentato graficamente con il digrammagh (ghetto ghirlanda), mentre davanti ad a, o, u il suono palatale è indicato col digramma gi (giallo, giovane, giurare). L'unione delle due lettere g e n forma il digramma che indica la nasale palatale (regno); gl (davanti a i) o gli (davanti ad a, e, o, u) sono rispettivamente un digramma o un trigramma che indicano la liquida palatale (figli, figlia, figlie, figlio), tranne gli iniziale di parola seguito da consonante (glicine), e interno di parola in voci dotte (negligente, geroglifico).
Linguistica
La lettera G è stata introdotta nell'alfabeto latino nel sec. III a. C., derivandola dalla lettera C con l'aggiunta di un trattino. Essa in latino ha sempre il valore di una velare sonora, anche davanti a e, i, e questa pronuncia si è conservata fino a oggi nei dialetti centrali della Sardegna (ghelare, ghirare). Essendo il latino una lingua di tipo centum, il suo g può derivare da una velare sonora e, in determinati casi, sonora aspirata indeuropea (g, gh: tego, copro, indoeuropeo ant. sthagayati), o da una palatale sonora e, in determinati casi, sonora aspirata indeuropea (g, gh: ager, campo, indoeuropeo ant. ájraḥ). In italiano g può essere la continuazione non solo di latino g, ma in posizione intervocalica anche di latino c (lago, latino lacus; spiga, latino spica); g palatale è inoltre l'esito di i iniziale (gioco, latino iocus) e di diversi nessi consonantici (stagione, latino statio,-onis).