giocare o giuocare
Indicev. intr. e tr. (ind. pr. giòco o giuòco-chi) [sec. XIII; latino iocāre o iocāri, scherzare].
1) Intr. (aus. avere), fare un gioco, da soli o in compagnia: giocare a palla, giocare con le bambole; dedicarsi a un'attività per divertirsi, per distendersi: giocare a fare il falegname; giocare con le parole, piegandole a significati allusivi od osceni; giocare con la propria vita, con la propria salute, trascurarle, trattarle come cosa di poco conto.
2) Partecipare personalmente a un gioco, per lo più sportivo, o puntare danaro sui risultati del gioco stesso: giocare a tennis, al calcio, a scacchi, a bridge; giocare ai cavalli, al totocalcio;giocare a carte scoperte, facendo vedere le proprie carte e, fig., rivelando apertamente le proprie intenzioni. Anche mettere in mostra la propria abilità in un gioco, esercitarsi: giocare di spada; fig.: giocare di mano, rubare; giocare di gambe, fuggire; giocare d'astuzia, uscire da una situazione difficile usando la furbizia. Usato assolutamente, compiere il movimento specifico del gioco: tocca a lui giocare; anche avere il vizio del gioco: giocare tutte le sere.
3) Per estensione, riferito a un pezzo meccanico, muoversi liberamente e funzionalmente: il chiavistello gioca meglio nella toppa se è ben oliato.
4) Tr., inserire nel gioco: giocare picche, fiori; giocare il sette bello; fig.: giocare l'ultima carta, impiegare le ultime risorse; mettere in palio, come posta al gioco (anche con la particella pron.): giocare mille lire; giocarsi tutto;giocare la camicia, tutto quello che si possiede; fig.: giocarsi la vita, metterla in pericolo avventatamente; anche sperperare nel gioco: si è giocato una fortuna a poker; fig., si è giocato la carriera, il posto, ecc.; prendere in giro, raggirare: ti ha giocato grazie alla sua maggiore esperienza.