grónda

sf. [sec. XIV; dal latino tardo grunda]. Porzione del tetto sporgente rispetto al piano di facciata che protegge dalla pioggia; canale di gronda, lo stesso che grondaia; linea di gronda, la linea più aggettante della gronda o del canale di gronda; piano di gronda, piano orizzontale contenente la linea di gronda; altezza di gronda, la distanza fra il piano di gronda e il suolo (generalmente lo spiccato di marciapiede). Per estensione, qualunque cosa che sia simile alla gronda per forma, inclinazione e sporgenza: le finestre hanno sopra una gronda in pietra. In particolare, la zona marginale di un lago o di una palude. A gronda, di cosa inclinata e sporgente; far gronda, di piano inclinato che permetta lo scolo delle acque; cappello a gronda, con la tesa inclinata. Ant., le gronde, le sopracciglia; fare le gronde, corrugare la fronte facendo sporgere le sopracciglia.

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