guizzare
Indicev. intr. (usato in genere con l'aus. avere nei sensi 1 e 3; con essere nel senso 2) [sec. XIV; forse da guazzare incrociato con schizzare].
1) Muoversi nell'acqua con improvvisi scatti e con movimento sinuoso, detto propr. dei pesci e, per estensione, di altri animali o cose che compiano movimenti simili: pesci variopinti guizzavano allegramente nell'acquario; la serpe guizzò fra l'erba; i lampi guizzano nel cielo; una fiammella guizzò nel buio. Anche dibattersi, agitarsi; fremere: “Guizzavano / tra i miei ginocchi, i muscoli del sauro” (D'Annunzio).
2) Sgusciare, sfuggire, balzare fuori: guizzai subito fuori dal letto; il ladruncolo guizzò dalle mani dei suoi inseguitori.
3) Di nave o imbarcazione, lo stesso che imbardare.
4) Ant., come tr., vibrare: “Brandisce e guizza in aria quella sua folgorante asta” (D. Bartoli).