ingrandiménto

sm. [sec. XVIII; da ingrandire]. L'ingrandire e l'ingrandirsi; aumento di dimensioni; ampliamento: l'ingrandimento della casa; l'ingrandimento di uno Stato. In particolare, in ottica, caratteristica di un sistema ottico che consente di fornire immagini più grandi rispetto a quelle reali o visibili di un determinato oggetto. Tale proprietà è alla base della fabbricazione di microscopi, cannocchiali e telescopi ottici. In fotografia, procedimento mediante il quale si ottiene un'immagine positiva più grande di quella del negativo, proiettando quest'ultimo su una superficie sensibile per mezzo di un ingranditore; l'immagine positiva stessa così ingrandita. § L'ingrandimento è il rapporto caratteristico di un sistema ottico, specificato dalle seguenti espressioni: ingrandimento lineare, rapporto fra una data dimensione lineare dell'immagine e la corrispondente dimensione dell'oggetto; secondo che la dimensione sia trasversale o assiale, rispetto all'asse del sistema, l'ingrandimento si chiama trasversale o assiale;ingrandimento angolare, rapporto fra l'angolo formato da due raggi emergenti dal sistema ottico e l'angolo formato fra i corrispondenti raggi incidenti; ingrandimento visuale, per gli strumenti da osservazione, rapporto fra l'angolo sotto il quale l'osservatore vede una certa dimensione dell'immagine dell'oggetto e l'angolo sotto il quale vedrebbe la stessa dimensione dell'oggetto a occhio nudo, ponendo l'oggetto alla distanza della visione distinta. Se questa distanza è posta pari a 25 cm l'ingrandimento visuale viene chiamato ingrandimento convenzionale.

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