ipogonadismo

sm. [sec. XX; da ipo-+gonade]. Condizione patologica (detta anche ipogenitalismo) determinata da diminuita funzionalità delle gonadi. L'ipogonadismo maschile può essere primitivo se le cause sono intrinseche ai testicoli (orchiti, castrazione chirurgica, ecc.), secondario se è legato a mancata stimolazione dei testicoli da parte delle gonadotropine, a causa di patologie ipotalamo-ipofisarie, oppure ad altre patologie, quali p. es. cirrosi epatica, gravi malattie acute o croniche, ecc., o ancora a eccesso iatrogeni di androgeni o estrogeni e conseguente inibizione retrograda delle gonadotropine. Esistono inoltre forme di ipogonadismo da resistenza all'azione degli androgeni, in cui cioè la risposta agli androgeni, pur presenti, è inadeguata. L'ipogonadismo, cui consegue una compromissione della fertilità può instaurarsi in età prepuberale (ipogonadismo precoce), dando luogo ai quadri clinici dell'eunuchismo e dell'eunucoidismo, oppure tardivamente (ipogonadismo tardivo) con l'involuzione dei caratteri sessuali e degli organi genitali.

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