itàlico

Indice

Lessico

agg. (pl. m. -ci) [sec. XIV; dal latino Italícus].

1) Dell'Italia antica e dei suoi abitanti: diritto italico, popoli italici, dialetti italici, lingue italiche, arti italiche, le espressioni artistiche della Penisola Italiana posteriori alle culture protostoriche e anteriori all'unificazione politica romana (vedi Italia, arte).

2) Lett., italiano: “terra / italica” (Dante); “virtù italica” (Machiavelli); “italici cor” (Petrarca).

3) In tipografia, carattere italico, il carattere corsivo aldino.

Linguistica

Col nome di dialetti italici vengono propriamente designati l'osco, l'umbro e alcuni dialetti minori (dei Peligni, Marrucini, Vestini, Volsci) a essi simili. Il termine è però usato anche in un'accezione più ampia comprendente il latino. Le innegabili concordanze e affinità esistenti tra tutte queste lingue e dialetti hanno indotto alcuni studiosi a postulare una preistorica unità genetica italica, nel senso che dall'indeuropeo si sarebbe staccato un ramo unitario italico e da questo sarebbero poi derivati il latino, l'osco, l'umbro e gli altri dialetti minori. Questa teoria è stata però validamente contestata da altri studiosi, come G. Devoto e V. Pisani, i quali non negano le coincidenze tra il latino e l'osco-umbro, ma ritengono che esse siano il risultato di semplici convergenze storiche invece che elementi costitutivi e caratteristici di un'unità linguistica genetica. Inoltre l'osco-umbro presenta caratteristiche proprie che lo differenziano nettamente dal latino e lo accomunano piuttosto ad altre lingue indeuropee: nella fonetica l'esito labiale delle originarie labiovelari (quindi qu > p, come nel pronome interrogativo-relativo pis, latino quis, chi), la continuazione delle originarie occlusive sonore aspirate all'interno di parola come fricative sorde (quindi bh, dh > f, come in mefiú, latino media, media); nella morfologia la conservazione dell'originaria terminazione di nominativo plurale -ās, s nella I e II declinazione (Núvlanús, con -ús = os, latino Nōlānī, gli abitanti di Nola), la formazione del perfetto col suffisso -tt-(prúfatted, latino probāvit, approvò); nel lessico ci sono parole fondamentali completamente diverse nelle due lingue (pir, fuoco, come greco pyr, rispetto al latino ignis).

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