ittiologìa

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sf. [sec. XIX; ittio-+-logia]. Disciplina zoologica che ha come oggetto lo studio dei Pesci. Primi studi di ittiologia si trovano già nella Storia degli animali di Aristotele dove sono descritti 115 pesci e anche alcuni aspetti della loro vita. Tuttavia, come scienza moderna, l'ittiologia prende l'avvio solo nel Rinascimento, con la pubblicazione del De Aquatilibus di P. Belon, dell'Aquatilium Animalium Historiae di I. Salviani e dei Libri de piscibus marinis di G. Rondelet, opera dove, pur tra molte ingenuità e inesattezze, viene tentata una classificazione degli organismi acquatici e, soprattutto, viene offerta una descrizione, anche iconografica, di numerose specie ittiche marine e dulcicole. I grandi viaggi di esplorazione svolti in quell'epoca dovevano presto dar modo ad altri studiosi di cose naturali, quali T. Harriott, di allungare notevolmente la lista delle specie ittiche conosciute. Nel contempo gli sviluppi degli studi di anatomia contribuirono a dare una conoscenza meno superficiale dei Pesci. Nel sec. XVIII fondamentali furono gli studi dello svedese P. Artedi che nei suoi libri, pubblicati tutti postumi, propose una classificazione dei pesci su basi anatomiche e descrisse con estrema esattezza numerosissimi generi e specie. Linneo, nel suo Systema naturae, si attenne in gran parte ai risultati di Artedi, applicando anche ai pesci la nomenclatura binominale da lui messa a punto. Lo stesso sistema fu adottato anche da B.-G. de Lacepède nella prima metà del sec. XIX. G. Cuvier e A. Valenciennes collaborarono nella stesura della Histoire naturelle des poissons (1828), in 22 volumi, opera di fondamentale importanza, poiché in essa fu adottata una classificazione che, senza apportare drastiche innovazioni nei riguardi di precedenti tassonomie, ebbe il merito di introdurre la distinzione tra pesci a scheletro osseo e pesci a scheletro cartilagineo. Da allora l'ittiologia è andata incessantemente sviluppandosi grazie all'acquisizione di una quantità imponente di dati sull'anatomia, la fisiologia, l'embriologia, la paleontologia, la distribuzione, l'ecologia, l'etologia dei pesci, ottenuti anche grazie alle numerose spedizioni talassografiche organizzate da molti Paesi, nonché per l'istituzione delle stazioni di biologia marina. L'importanza pratica dell'ittiologia è immensa, costituendo la base conoscitiva obbligata per ogni tipo di sfruttamento delle popolazioni ittiche, siano esse naturali (pesca) o in cattività (pescicoltura).

Bibliografia

G. V. Nikolsky, The Ecology of Fishes, Londra-New York, 1963; idem, Theory of Fish Population Dynamics, Edimburgo, 1969; W. S. Hoar, D. J. Randall, Fish Physiology, 4 voll., New York-Londra, 1969-70; R. M. Love, The Chemical Biology of Fishes, Londra-New York, 1970; S. Parker, Pesci, Novara, 1990.

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