Lessico

sm. e f. (pronuncia per esteso èlle). Decima lettera dell'alfabeto italiano. È la dodicesima lettera se si prendono in considerazione anche le lettere j e k.

Fonetica

Rappresenta il suono di una consonante liquida laterale alveolare sonora, articolata appoggiando la punta della lingua agli alveoli degli incisivi superiori in modo che la corrente d'aria, dopo aver provocato la vibrazione delle corde vocali, passi ai lati della lingua. In posizione intervocalica si ha in italiano opposizione fonematica tra l e ll (ala, alla). L'italiano distingue una liquida laterale palatale articolata appoggiando il dorso della lingua al palato anteriore, e indicata graficamente col digramma gl o col trigramma gli; questo suono è in opposizione fonematica con l e ll (pala, palla, paglia).

Linguistica

La lettera L dell'alfabeto latino deriva dalla corrispondente lettera Θ (lámbda) dell'alfabeto greco che a sua volta risale al segno fenicio lamed; l'alfabeto calcidico di Cuma e l'alfabeto arcaico latino conservano ancora la forma originaria di questo segno che successivamente in latino si è leggermente modificato con la disposizione del tratto minore in senso perpendicolare a quello maggiore in modo da diventare L. In latino si distinguevano nettamente una l palatale nella geminata e davanti a e, i, e una l velare negli altri casi: davanti a l palatale la vocale e rimaneva immutata in sillaba iniziale e si riduceva in i in sillaba interna (velle, velim, familia), mentre davanti a l velare diventava o in sillaba iniziale che si riduceva in u in sillaba interna (volo, volui, famulus). La l latina si conserva generalmente in italiano in ogni posizione, a eccezione dei nessi fl, pl, bl, cl, gl che diventano fi, pi, bi, chi, ghi (fiore, latino flos; solo nelle parole dotte la l viene mantenuta: floreale), e del nesso li che diventa gl(i)(figlio, latino filius; anche in questo caso le parole dotte mantengono la l: filiale). Per il fenomeno della dissimilazione, particolarmente frequente tra le liquide e le nasali, una l italiana può corrispondere a una r latina (albero, latino arbor) o a una n latina (veleno, latino venenum).

Simbologia

Nel sistema di numerazione romano la lettera L indica il numero 50. In origine il segno usato era ↓ che negli alfabeti greci occidentali indicava la velare sorda aspirata kh; dal momento che il latino non conosceva questo suono, usò il segno corrispondente con il valore numerico di 50. Il segno ↓ si sviluppò in ⊥ che verso la fine dell'epoca repubblicana fu sostituito da L.

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