lamèlla

sf. [sec. XIV; dal latino lamella, dim. di lamĭna, piastra, lamina]. Lamina sottile di materiale vario: lamella di plastica. In particolare: A) in elettrotecnica, ognuno degli elementi conduttori che costituiscono il collettore delle macchine a corrente continua. B) In telefonia, lamella di contatto, elemento di commutazione dei selettori elettromeccanici impiegati nelle centrali telefoniche elettromeccaniche. C) In anatomia, sottilissima lamina di tessuto: lamelle corneali, strati di fasci di fibrille connettivali, tra loro cementate, che sovrapponendosi costituiscono la cornea dell'occhio; lamelleossee, elementi costitutivi della sostanza intercellulare del tessuto osseo, in cui si presentano variamente disposte nei differenti tipi di ossa lunghe, brevi e piatte. D) In botanica, si dicono lamelle le sottili alette verticali che sporgono dalla superficie inferiore del cappello di molti funghi, percorrendola radialmente dal margine all'attacco del gambo; il loro insieme costituisce l'imenoforo. Se aderiscono al gambo si dicono lamelle adnate, se ne percorrono in parte la superficie sono dette lamelle decorrenti, se invece non raggiungono il gambo si dicono lamelle libere. E) In geologia, stratificazione dell'ordine del millimetro.