Lessico

sm. o f. inv. [dall'impt. di lavare+stoviglia].

1) Sguattero, lavapiatti.

2) Macchina per il lavaggio delle stoviglie, lavapiatti.

Industria: generalità

La lavastoviglie è un elettrodomestico costituito da un cassone impermeabile apribile anteriormente, che contiene più cestelli entro i quali sistemare stoviglie, bicchieri, pentole, per il lavaggio. Parti essenziali sono: il temporizzatore con sistema di controllo (programma) che consente cicli di lavaggio diversi, tutti automatici; la pompa di circolazione dell'acqua; il sistema di distribuzione di acqua sotto pressione a ugelli per dirigere getti multipli su tutte le stoviglie; una resistenza elettrica per riscaldare l'acqua; una pompa per l'espulsione dell'acqua; una valvola per l'immissione dell'acqua. Le operazioni standard sono: lavaggio a freddo, lavaggio a caldo (60 ºC), risciacquo a freddo e poi a caldo (80 ºC), sterilizzazione a vapore (oltre 100 ºC), asciugatura a caldo.

Industria: nuove tecnologie

Nei modelli di nuova generazione il temporizzatore elettromeccanico è stato sostituito con un controllo a microprocessore, che ha permesso di ottimizzare i cicli di lavaggio in base al carico, al tipo di sporco e al tipo di stoviglie per ridurre i consumi di detersivo e acqua tramite un algoritmo fuzzy logic, basato su decisioni quantitative invece che binarie come nel caso del termostato (la fuzzy logic, infatti, riesce meglio a emulare le funzioni di decisione tipiche dell'uomo perché pondera lo stato di più variabili contemporaneamente e il risultato non è 1 o 0, acceso o spento, ma un qualsiasi valore compreso tra un minimo e un massimo predefiniti). Oltre alle lavastoviglie di uso domestico esistono anche quelle di uso industriale (ristoranti, alberghi, bar, mense pubbliche, ecc.) che utilizzano un ciclo di lavaggio estremamente breve ed energico; richiedono però grandi potenze elettriche perché il ciclo di lavaggio avviene a oltre 90 °C e con una pressione dell'acqua superiore a quella fornita dalle normali condutture idriche (per questo sono sovente abbinate a una piccola autoclave o a uno scaldaacqua a gas). Dato che per il lavaggio si utilizza un sapone a base di soda molto corrosivo e nocivo per contatto, gli addetti devono indossare guanti di protezione e verificare che il risciacquo delle stoviglie sia stato eseguito completamente perché qualsiasi residuo di detersivo può provocare l'avvelenamento. È infine allo studio la possibilità di estendere alle lavastoviglie tecnologie utilizzate in altri settori industriali, come il lavaggio a ultrasuoni (già adottato, per esempio, per alcuni piccoli apparecchi domestici destinati alla pulitura dei gioielli): a contatto con gli ultrasuoni, l'acqua produce infatti una grande quantità di piccolissime bollicine che si scontrano con la superficie metallica da cui eliminano lo sporco, anche nei punti più difficili. Questo sistema è particolarmente indicato proprio per le lavastoviglie, in quanto gli ultrasuoni vengono riflessi dai metalli.

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