legato (sostantivo)

sm. [sec. XIV; dal latino legātus, ambasciatore]. Inviato, rappresentante di un sovrano, di uno Stato e, in particolare, del pontefice: legato imperiale; legato pontificio.§ Nell'antico esercito romano, ufficiale addetto al comandante in capo o al governatore di una provincia, con funzioni paragonabili a quelle di un odierno capo di Stato Maggiore. Cesare introdusse il legato in ogni legione, dapprima con incarichi disciplinari, poi come vero comandante di un reparto. Dopo l'avvento del principato, il legato fu il governatore di provincia imperiale (legatus Augusti pro praetore).§ Legato pontificio, ecclesiastico inviato dal papa come suo rappresentante presso un'autorità religiosa o civile. Se il suo ufficio ha carattere stabile, si chiama anche nunzio o delegato apostolico; se è solo temporaneo, è detto anche natus, missus e a latere; natus, se il compito è legato alla sua persona in quanto titolare di una data sede: molto importante in passato, il legato natus oggi ha valore solo onorifico e il suo compito è assolto dall'ordinario; missus, se inviato dal sommo pontefice per una missione speciale; quando abbia diritto a giurisdizione, questa è solo delegata e i suoi poteri sono strettamente connessi alla missione che deve compiere; a latere, se cardinale inviato dal sommo pontefice all'autorità suprema di uno Stato, quasi un alter ego, per trattare questioni importanti; tale funzione fu molto importante in passato; oggi il cardinalea latere presenzia, in genere, cerimonie particolarmente solenni, come un congresso eucaristico, le celebrazioni di centenari, ecc.

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