Lessico

(ant. e poet. lòco), sm. (pl. -ghi; ant. e poet. lochi) [sec. XIII; latino locus].

1) Parte dello spazio delimitata materialmente o idealmente: Dio è presente in ogni luogo. In partic., ambito spaziale in cui sta o agisce l'individuo (persona, animale o cosa); posto: far luogo, spostarsi per lasciare libero un posto o il passaggio; farsi luogo, crearsi spazio, farsi strada. In astronomia, posizione di un astro nella sfera celeste identificato dalle sue coordinate.

2) Con vari sensi estens. e fig.: A) agio, opportunità, occasione: dar luogo, cedere il posto, far intervenire, far succedere; più freq., dar occasione o motivo, provocare: dar luogo a malintesi; aver luogo, avvenire, verificarsi, essere effettuato o svolto; esserci luogo, esserci possibilità, motivo; non luogo a procedere, formula giuridica con cui si assolve un imputato in istruttoria, non essendoci alcun motivo per un'azione penale. B) Posto adatto, momento opportuno: ogni cosa va fatta a tempo e luogo; domanda fuori luogo, inopportuna. C) Condizione, grado: occupare un luogo di prestigio; in alto luogo (più spesso in alto loco), fra persone autorevoli, al livello degli organi direttivi; lett., nascita, origine: nato da umile luogo. Anche ufficio, funzione, rappresentanza: tenere il luogo di qcuno, esercitarne le funzioni; quindi in luogo di, in qualità di, invece di, anche rif. a cose: lo tiene in luogo di figlio; usare un vocabolo in luogo di un altro. Preceduto dagli ordinali indica il posto occupato in una successione temporale o gerarchica: in primo luogo, in terzo luogo, in ultimo luogo.

3) Parte, regione più o meno estesa della superficie terrestre; località: luogo montuoso, malsano; sono luoghi che non conosco;luogo aperto, esposto all'aria e al sole. In partic., posto in cui si verifica un dato fatto: luogo di partenza. Con sensi più specifici: A) ant. o reg., terreno, podere, campo: “attraversando i ... luoghi, se n'andò per viottole” (Manzoni). B) Centro abitato, città, paese: la gente del luogo; il luogo di nascita. C) Edificio o parte di esso adibito a un determinato uso: luogo di culto; luogo di divertimento; luogo di pena, penitenziario; luogo santo, chiesa, cimitero; luoghi aperti al pubblico, quelli in cui può entrare chiunque, liberamente o a determinate condizioni. Ant., con valore assol., monastero, convento. D) Luoghi deputati, luoghi fissi della scena multipla e simultanea medievale. Allineati sopra un grande palcoscenico o dislocati in un'area aperta (piazza, mercato), ognuno su un palco autonomo, non servivano tanto all'azione scenica quanto alla stazione e provenienza degli attori. Erano deputati tutti i luoghi indistintamente: il mare, l'Orto di Getsemani, l'inferno, ecc., che in prevalenza venivano rappresentati per convenzione con edicole aperte (case), identificabili e trasformabili grazie all'aggiunta di qualche arredo o di cartelli. E) Punto, parte delimitata di un corpo: medicare il luogo della scottatura.

4) Passo, brano di uno scritto: un luogo più volte citato.

5) In filosofia, luoghi logici, forme di argomentazione usate nel ragionamento dialettico: non hanno valore apodittico (dimostrativo) ma solo di probabilità. Aristotele li chiamava tópoi, i Latini loci communes e i filosofi medievali topici. In epoca contemporanea sono stati riesumati da Ch. Perelman (Démonstration et argumentations, 1954). Per estens., nell'uso corrente, frase fatta, cosa risaputa, argomento banale e spesso erroneo, che ricorre nel discorso ordinario.

Diritto

Si distingue il luogo pubblico, accessibile a tutti senza limitazioni in genere (piazze, strade), dal luogo aperto al pubblico, dove tutti possono entrare pur rispettando alcune particolari condizioni poste da chi esercita un diritto sul luogo stesso (cinema, teatri, musei), da quello esposto al pubblico, in cui è possibile vedere quanto avviene dall'esterno (appartamento con porta o finestra aperta, autovettura nel cui interno è possibile guardare). Per alcuni reati la circostanza di essere commessi in detti luoghi costituisce elemento essenziale per la punibilità (atti osceni, ubriachezza) o un'aggravante (istigazione di militari a disobbedire alle leggi). Secondo il diritto costituzionale, il diritto di riunione in luogo pubblico, previsto dall'art. 17, si esercita con l'obbligo del preavviso da parte dei promotori all'autorità di Pubblica Sicurezza; tale obbligo non sussiste per riunioni in luogo aperto al pubblico e per quelle in privato. § In diritto canonico, luogo sacro, quello destinato all'esercizio del culto divino o alla sepoltura dei fedeli: acquista tale qualità mediante il rito della consacrazione o della benedizione. Il potere di benedire il luogo sacro è riservato all'ordinario del luogo, ovvero, se esso dipende da una religione clericale esente, al superiore maggiore.

Geometria

Il luogo geometrico è una figura del piano o dello spazio i cui punti godono di una data proprietà e sono i soli a goderne. Per esempio, un segmento è il luogo dei punti di una retta compresi fra due suoi punti; un triangolo è il luogo dei punti comuni ai suoi tre angoli. Alcuni luoghi notevoli della geometria elementare sono: l'asse di un segmento, definito come la retta perpendicolare al segmento nel suo punto medio, ed è il luogo dei punti equidistanti dagli estremi del segmento; date due rette incidenti, l'insieme dei punti appartenenti alle due bisettrici degli angoli formati dalle due rette è il luogo dei punti equidistanti dalle due rette. Le coniche possono anche definirsi come luogo di punti, precisamente: l'ellisse, l'iperbole, la parabola sono luoghi dei punti del piano le cui distanze da un fuoco e dalla relativa direttrice hanno rapporto costante, rispettivamente, minore, maggiore o uguale a uno. La circonferenza è il luogo dei punti equidistanti da un punto assegnato. Nello spazio il luogo dei punti equidistanti dagli estremi di un segmento è dato dai punti appartenenti al piano perpendicolare al segmento e passante per il suo punto medio. Tale piano viene detto piano asse del segmento nello spazio. Dati due piani intersecantisi in una retta, l'insieme dei punti appartenenti ai due piani bisettori dei piani dati è il luogo dei punti equidistanti dai due piani dati. La sfera è il luogo dei punti equidistanti da un punto assegnato.

Grammatica

Gli avverbi di luogo sono quelli che esprimono un'indicazione di carattere spaziale; in particolare alcuni esprimono vicinanza a chi parla (qui, qua), altri vicinanza a chi ascolta (costì, costà), altri ancora lontananza da chi parla e da chi ascolta (lì, là). I complementi di luogo hanno nomi diversi secondo le relazioni spaziali che esprimono: stato in luogo è quello che indica il luogo in cui si trova il soggetto o in cui avviene l'azione espressa dal predicato (vivo a Roma); moto a luogo è quello che indica il luogo verso cui è diretto un movimento (vado a Roma); moto da luogo è quello che indica il luogo da cui ha origine il movimento (vengo da Roma); moto per luogo o attraverso luogo è quello che indica il luogo attraverso il quale avviene il movimento (passo per Roma).

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