méno

Indice

avv., agg. e sm. [sec. XIII; latino minus].

1) Avv., in minor quantità, qualità, misura e simili; si pospone ai verbi e si premette agli agg. e avv., coi quali forma il compar. di minoranza: ora mangio meno; questo vale meno; io sono meno stanco di te. Preceduto dall'art. det. forma il superl. relativo di minoranza: il meno alto di tutti. Si usa spesso in correlazione con più: libri più o meno interessanti; più o meno, poco più poco meno, all'incirca, quasi, suppergiù: è più o meno la stessa cosa; né più né meno, proprio, esattamente: le cose stanno né più né meno come ti dicevo io. In loc. particolari: di meno, in minor quantità, misura, ecc.; tanto meno, molto meno, certamente non, a maggior ragione non; meno male, espressione di sollievo, di soddisfazione nel constatare che le cose sono andate meglio di quello che si temeva; men(o) che meno, meno che mai, per esprimere negazione recisa; meno che niente, assolutamente nulla; per lo meno, quanto meno, almeno; niente meno, vedi nientemeno; fare a meno di qualche cosa, privarsene, rinunciarvi; essere da meno, essere inferiore; a meno che, a meno di, eccetto che, salvo che; senza meno, certamente; venir meno, venire a mancare; di persona, svenire; venir meno ai patti, mancare, non rispettarli. Con sensi particolari: A) nelle proposizioni interrogative disgiuntive equivale a “no”: non so se viene o meno. B) In matematica indica sottrazione: tre meno due fa uno. Nelle indicazioni di misura indica mancanza: un chilo meno cinquanta grammi; sono le sette meno dieci. Per estensione, con valore di prep., fuorché, eccetto, tranne: è aperto tutti i giorni meno il sabato. C) In logica matematica il simbolo meno indica negazione; la proprietà -A è la contraria di A. D) Nelle votazioni scolastiche indica un voto non pieno, piuttosto scarso: hai preso sei meno, sette meno.

2) Agg. inv., minore, in minor numero, in quantità minore: oggi fa meno freddo e c'è meno nebbia; hai fatto meno errori di lui.

3) Con valore di sm., quantità minore, tempo più breve: ho aspettato meno del solito; comprare a meno, per meno, a minor prezzo; in men che non si dica, in un attimo. Preceduto da art. det., la cosa minore, la minor parte: io ho fatto il meno, il resto lo hai fatto tu; è il meno che gli poteva capitare, il minor male, il minor danno. Per estensione: parlare del più e del meno, di cose di scarsa importanza. In particolare: A) Al pl., i meno, il minor numero di persone, la minoranza. B) in matematica, segno di sottrazione (simbolo -); anteposto a un numero indica l'opposto di quel numero. Il passaggio all'opposto tra numeri (razionali, reali, complessi) è un automorfismo del gruppo additivo, quindi l'opposto di una somma è la somma degli opposti, e ciò spiega la nota regola secondo la quale quando si tolgono le parentesi, se davanti c'è un meno bisogna cambiare tutti i segni; per esempio: - (2-3+5-10)=-2+3-5+10. Il passaggio all'opposto è un automorfismo involutorio, vale a dire l'opposto dell'opposto di un numero è il numero stesso: - (-a)=a. Nella teoria degli insiemi: A-B (A meno B, differenza tra A e B) denota l'insieme degli elementi di A che non appartengono a B.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora