m
IndiceGeneralità
"Per la lettera m come lettera e abbreviazione vedi tabella al lemma del 12° volume." (pronuncia per esteso èmme), sf. o m. Undicesima lettera dell'alfabeto italiano "Per la lettera m vedi la tabella a pg. 14 del 14° volume." (tredicesima considerando j e k). § Nel sistema di numerazione romano la lettera M indica il numero 1000; in origine si usò il segno greco Φ (ph) che si trasformò in M per influsso dell'iniziale di mille.
Fonetica
La lettera m rappresenta il suono di una consonante nasale bilabiale sonora, articolata con la chiusura delle labbra (perciò il suono è bilabiale), con l'abbassamento del velo palatino in modo che l'aria espirata passa attraverso il canale nasale (perciò il suono è nasale) e con la vibrazione delle corde vocali (perciò il suono è sonoro). Davanti a f e v la lettera m ha invece il valore di una consonante labiodentale sonora in quanto il suono viene articolato non chiudendo le labbra, ma appoggiando il labbro inferiore agli incisivi superiori; questo suono oltre che con la lettera m può essere rappresentato anche con la lettera n (per cui si hanno oscillazioni grafiche come amfi- o anfi-, tramvia o tranvia). Mentre la nasale bilabiale è un vero fonema con funzione distintiva (mano, nano), la nasale labiodentale è un allofono, cioè una semplice variante di m o n condizionata dal suono seguente f o v. La nasale bilabiale semplice m è invece in opposizione fonematica con la corrispondente geminata (fumo, fummo).
Linguistica
La lettera m dell'alfabeto latino deriva dalla corrispondente lettera m dell'alfabeto greco che a sua volta risale al segno fenicio mem la cui forma primitiva era y poi z (da cui nell'alfabeto greco arcaico { e in quello latino arcaico |). Nelle lingue indeuropee si trova -m come desinenza dell'accusativo singolare (latino rosam) e della prima persona singolare dei tempi storici (latino amabam). La m latina si conserva generalmente in italiano in ogni posizione (mano, latino manus); in fine di parola -m, già caduta in latino, non ha lasciato traccia in italiano salvo in qualche monosillabo dove è rimasta come n (con, latino cum). Già nel latino volgare mn>nn (latino alumnus, latino volg. alunnus, italiano alunno). La geminazione di m è normale davanti a i semivocalica (scimmia, lat. simia), ma si trova anche in altri casi (commedia, latino comoedia); dialettalmente è abbastanza diffuso mb in luogo di mm (lombardo, scimbia, scimmia; marchigiano, fiamba, fiamma).