mangime

sm. [sec. XVIII; da mangiare]. Nome dato in genere ai prodotti che servono come alimento per il bestiame: industria di mangimi chimici. Scherzoso, cibo destinato all'uomo. § I mangimi, alimenti per bestiame che contengono sostanze nutritive molto digeribili anche se in un peso e volume molto ridotti, sono caratterizzati dall'abbondanza di proteine, fosforo e vitamine del complesso B rispetto al contenuto in calcio, carotene e cellulosa. Si ottengono da: semi di cereali (avena, orzo e mais) e di leguminose (fave, lupini e vecce), da carrube, castagne e ghiande, da sottoprodotti del grano e del riso, da panelli e farine di estrazione di semi oleosi, da sottoprodotti della fabbricazione del burro e dei formaggi, oppure delle industrie conserviere di carni e pesce. Molto diffusi i mangimi integrati e bilanciati, cioè addizionati con sali minerali e vitamine: tra gli integratori minerali, i più importanti sono carbonato di calcio, fosfato bicalcico, farina di ossa; tra quelli vitaminici, gli oli di fegato estratti dal tonno e dal merluzzo e le vitamine sintetiche dei gruppi A e D. Questi mangimi, posti in commercio sotto forma di farine, vengono oggi ottenuti industrialmente per trattamento chimico-meccanico di prodotti di scarto delle industrie agricola, alimentare, chimica.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora