minicomputer

sm. inv. [mini-+computer]. In informatica, elaboratore elettronico di piccole dimensioni: la categoria “mini” è intermedia fra quella dei personal computer e quella dei più potenti elaboratori, i mainframes, cui si avvicinano i “supermini”. Un minicomputer è dotato generalmente di un sistema operativoUnix, Alpha o Sun e può essere utilizzato da un numero di utenti compreso fra 4 e 100. Con l'avvento di Internet e delle LAN aziendali i minicomputer hanno trovato largo impiego in qualità di server di rete o computer di accesso. Molti piccoli centri di calcolo, come quelli degli ISP (Internet Service Provider), utilizzano vari minicomputer collegati tra loro; in questo modo riescono ad avere la stessa potenza di elaborazione di un mainframe a un costo notevolmente inferiore e con una affidabilità superiore, dato che il guasto di una macchina riduce le funzionalità ma non blocca il centro come avverrebbe in caso di disservizio di un singolo mainframe. Il ruolo dei minicomputer, in questo segmento di mercato, è spesso ricoperto da potenti personal computer equipaggiati con particolari sistemi operativi, come WindowsNT o Linux, che, a parità di potenza di calcolo, costano molto meno. Fondamentali per svolgere questo ruolo di server sono comunque l'operatività 24 ore su 24 e una assoluta sicurezza dell'integrità dei dati memorizzati. Appartengono alla categoria dei minicomputer, almeno come potenza e architettura, anche le workstation utilizzate per la grafica, il CAD, la progettazione industriale e altre applicazioni professionali.

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