mortale

agg. e sm. e f. [sec. XIV; dal latino mortālis].

1) Agg., che provoca o può provocare la morte: ferita, veleno, pericolo mortale; ricevere un colpo mortale; anche fig.: la notizia è stata per lui un colpo mortale. In particolare, peccato mortale, che priva l'anima della grazia rendendola degna della condanna all'inferno; nemico mortale, che vuole la morte dell'avversario; scherzoso: è nemico mortale dei libri, non legge mai; lotta, guerra, duello mortale, che finisce o tende a finire con la morte o la distruzione di una delle parti in lotta; tra i concorrenti c'è stata una lotta mortale, una battaglia molto accanita, senza esclusione di colpi; offesa, ingiuria mortale, atroce come la morte. Per iperb., che affligge terribilmente: noia, tristezza mortale.

2) Per estensione, che è proprio della morte, dei morti: pallore mortale; le spoglie mortali, il cadavere umano.

3) Che è soggetto a morte: l'uomo è mortale; la vita mortale, quella terrena. Lett., argilla, creta mortale, il corpo umano.

4) Sm. e f., l'uomo o la donna in quanto soggetti alla morte: cose che succedono ai mortali.