moschétto

Indice

Lessico

sm. [sec. XIV; da moschetta].

1) Originaria denominazione della freccia per balestra.

2) Arma da fuoco portatile, simile all'archibugio a miccia, entrata in uso nella seconda metà del sec. XVI, pesante ca. 5 kg e capace di tirare palle di piombo di 35-40 g. Dato il forte rinculo, il moschetto veniva usato appoggiandolo a una forca infissa in terra, detta forcina.

3) Arma da fuoco portatile, simile al fucile ma meno pesante e con la canna più corta.

Cenni storici

Con il termine moschetto si indica la carabina militare italiana derivata dal fucile mod. 91, realizzata in tre versioni: 91/38 cal. 7,35, 91/38 cal. 6,5 e 91/TS, senza baionetta pieghevole. Il 91/38 cal. 6,5 è stato la principale arma individuale italiana nella seconda guerra mondiale ed è stato poi per anni in dotazione di alcuni reparti di carabinieri e guardie forestali. Il mod. 91/38, che utilizza le stesse parti meccaniche del fucile 91, pesa 3 kg, è lungo 92 cm e ha una canna di 45 cm, munita in volata di uno zoccolo rettangolare nel quale è imperniata la baionetta pieghevole che un dente elastico fissa nelle posizioni di inastata o ripiegata. Moschetto automatico, arma automatica individuale di dimensioni maggiori della pistola mitragliatrice e munita di calcio fisso. Il termine, che non ha corrispondenti in alcuna lingua straniera, fu coniato nel 1938 per designare un'arma della Beretta che fu appunto denominata moschetto automatico Beretta MAB. Si tratta di un'arma cal. 9 lungo a canna fissa e chiusura a massa; funziona a sfruttamento della forza di rinculo e spara a otturatore aperto. Caratteristico è il sistema di scatto a due grilletti, quello anteriore per il colpo singolo, quello posteriore per il fuoco a raffica. Il mod. 38A (entrato in servizio nel 1941) lungo 946 mm e del peso di 4,970 kg, è munito di un manicotto di raffreddamento della canna di lamiera forellata, di alzo graduato e di freno di bocca-compensatore. I modelli successivi (38/42 e 38/49), assai simili tra loro, sono lunghi 800 mm, pesano 3,260 kg, sono privi del manicotto di raffreddamento e dell'alzo e sono fabbricati ricorrendo dove possibile allo stampaggio e alla saldatura. Fino all'8 settembre 1943 il MAB fu distribuito soltanto alla Polizia Africa Italiana (PAI) e a qualche reparto paracadutisti. Dopo la guerra fu per molti anni l'arma degli assaltatori, dei motociclisti, degli equipaggi dei carri armati. Sostituito dall'esercito con un fucile d'assalto e dai carabinieri con una pistola mitragliatrice, è ancora in servizio nelle altre due forze armate. Le principali armi straniere che possono essere classificati come moschetti automatici sono il tedesco Bergman MP 18.I entrato in produzione sul finire della prima guerra mondiale e il successivo Bergman MP 28.II dato in dotazione alla polizia nel 1919, i sovietici PPD 34/38 e PPSh 41 e il più noto di tutti, l'americano Thompson M1A1 adottato dall'esercito statunitense nel 1938, ma già famoso per il suo primo modello che negli anni del proibizionismo era stato l'arma dei gangster e il protagonista della notte di San Valentino. moschetti mitragliatore, sinonimo non usato di moschetti automatico.

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