o (esclamazione)
Redazione De Agostini
escl. [sec. XIII; latino ō]. Rafforza il vocativo, specialmente nelle invocazioni e nelle formule deprecative: o Signore, aiutami!; o Dio, che sciagura! Famigliare, nel chiamare qualcuno ad alta voce: o tu là sopra, mi senti? Lett. o enfatico nel rivolgere la parola a qualcuno, anche posposto al verbo: “O Tosco che per la città del foco / vivo ten vai” (Dante); seguitemi, o miei prodi!