pàrtico

agg. e sm. (pl. m. -ci). Proprio dei Parti, dei loro usi e costumi: arte partica; la lingua da essi parlata. § In linguistica, il partico è una lingua medio-iranica del gruppo nordoccidentale che verso il sec. I d. C. comincia a essere attestata, in documenti notarili e in legende di monete, come lingua ufficiale dell'impero arsacide, sostituendosi progressivamente al greco che godeva di alto prestigio nelle alte sfere della società arsacide. Dopo la fine della dinastia arsacide, il partico è ancora attestato nelle iscrizioni ufficiali dei primi sovrani sassanidi, ma la più ampia documentazione di questa lingua è rappresentata dai numerosi testi manichei composti tra il sec. III e il VII, conservati in manoscritti del sec. VIII-IX, trovati a Turfan nel Turkestan orientale. Per una migliore conoscenza del lessico partico sono estremamente utili e interessanti i copiosi prestiti penetrati in armeno. Il partico non è continuato da nessun dialetto neoiranico, essendosi estinto già nel corso della fase medio-iranica.

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