parvènza
Redazione De Agostini
sf. [sec. XIII; da parvente]. Lett., apparenza; anche apparizione: “Comincian per lo ciel nuove parvenze” (Dante). Nel linguaggio comune è usato per lo più al fig. con il significato di vaga e lontana somiglianza: una parvenza di onestà; una parvenza di giustizia.