peveràccio

sm. [sec. XVIII; da pévere, variante settentrionale di pepe]. Fungo (Lactarius piperatus) appartenente alla divisione Basidiomiceti (famiglia Russulaceae). Ha cappelloprimaconvesso, poi imbutiforme, liscio, bianco, con l'età giallastro. Le lamelle sono molto fitte e strette, biforcate, decorrenti, color crema pallido-carnicino. Il gambo è pieno, duro, glabro, bianco. La carne, dura e bianco-crema, all'aria vira lentamente al verdastro; il latice è denso e abbondante, bianco, giallastro da secco sulle lamelle. Il sapore è molto acre. È specie comune dall'estate all'autunno in boschi di aghifoglie, ma anche sotto faggio, quercia, castagno. Non è da considerare commestibile, benché sia consumato in alcune regioni italiane. Specie congenere è Lactarius torminosus (peveraccio delle coliche), con cappello rosa incarnato e fulvo, lamelle color crema e gambo bianco, di sapore assai acre.

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