piacére (verbo)

Indice

v. intr. (ind. pr. piàccio, piaci, piace, piacciamo, piacéte, piàcciono; prem. piàcqui, piacésti, ecc.; pp. piaciuto) [sec. XIII; latino placēre].

1) Produrre una sensazione gradita ai sensi, all'intelletto o all'animo; soddisfare i desideri, i gusti, procurare diletto: la festa mi è piaciuta; il vino non gli piace; ti è piaciuto il film?; non mi piace trattar male la gente; questo dolce mi piace molto; familiare scherzoso, con valore ellittico: ti piacerebbe!, riferito a cosa molto gradita ma estremamente difficile da ottenere.

2) Con soggetto di persona, destare compiacimento, approvazione, ammirazione: la mia proposta non è piaciuta; il pianista è piaciuto soprattutto ai giovani. Suscitare simpatia e attrazione in senso sessuale: gli piacciono le bionde; una donna che farebbe qualsiasi cosa pur di piacere.

3) Per estensione, andare a genio, garbare: mi piace passare la domenica in casa; così mi piace, così va bene, così si deve fare; una faccia, un modo di fare, un tipo che non mi piace, che mi preoccupa, che non mi ispira fiducia; desiderare, preferire (con facoltà di libera scelta): fate come vi piace; ho deciso di partire, vi piaccia o no; fa quello che gli pare e piace, fa i suoi comodi. Talora in formule conclusive o di preghiera: sarà come a Dio piacerà, come Dio vorrà; a Dio piacendo, se Dio lo vorrà; piaccia, piacesse a Dio!, così fosse!

4) Non comune, sembrare giusto, opportuno (specialmente di organi deliberativi): all'assemblea è piaciuto decidere così.

5) Ant., compiacere.

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