polarizzatóre

agg. e sm. (f. -trice) [sec. XIX; da polarizzare]. Che, chi polarizza. In particolare, dispositivo ottico atto a trasformare una radiazione luminosa incidente non polarizzata in luce polarizzata in un determinato piano (piano di polarizzazione). In fotografia, di filtro che trasmette la luce polarizzata in un solo piano; in effetti il piano di polarizzazione non è unico, ma è un fascio di piani, con angolo più o meno grande, secondo la qualità del filtro. I polarizzatori più diffusi sono i polarizzatori di Nicol e i fogli polarizzatori o polaroidi. Il polarizzatore di Nicol o prisma di Nicol, o semplicemente Nicol, si basa sulla polarizzazione per doppia rifrazione, con eliminazione del raggio ordinario. Il mezzo ottico usato è spato d'Islanda (calcite): un cristallo viene sfaldato, a forma di romboedro, levigando "Per la figura 1 vedi il lemma del 15° volume." "Vedi figura 1 vol. 17, pag. 323" le facce terminali in modo che l'angolo in D diventi di 68º. Il piano ABCD è un piano di sezione principale per la faccia di incidenza ADEF, poiché passa per la normale a questa e per l'asse ottico. Il cristallo viene diviso in due parti secondo un piano normale al piano ABCD, indi le due parti vengono incollate con una colla (balsamo del Canada) di indice di rifrazione intermedio fra l'indice ordinario e quello straordinario della calcite. In tali condizioni un raggio incidente parallelo agli spigoli longitudinali AB, CD del cristallo si suddivide in un raggio ordinario e in uno straordinario; "Per la figura 2 vedi il lemma del 15° volume." "Vedi figura 2 vol. 17, pag. 323" il primo incide sulla superficie di separazione delle due metà con un angolo superiore all'angolo limite per la riflessione totale, quindi viene riflesso totalmente e assorbito dalla superficie laterale annerita; il raggio straordinario polarizzato passa ed esce dal Nicol dalla faccia BGHC con un piano di vibrazione nel piano della sezione principale. Alcuni tipi di polarizzatori funzionano per riflessione, altri per rifrazione; tra quelli del primo tipo vi è, per esempio, il polarizzatore di Schultz costituito da tre specchi piani "Vedi figura 3 vol. 17, pag. 323" ; "Per la figura 3 vedi il lemma del 15° volume." tra quelli del secondo tipo vi sono i polarizzatori per rifrazione multipla "Vedi figura 4 vol. 17, pag. 323" . "Per la figura 4 vedi il lemma del 15° volume." Una categoria molto importante di polarizzatori è infine quella dei polarizzatori a pleocroismo nei quali una lamina di cristallo birifrangente lascia passare solo il raggio straordinario, oppure solo quello ordinario, assorbendo completamente l'altro. Le lamine di tormalina sono appunto polarizzatori di questo tipo: in esse è il fascio ordinario che viene totalmente assorbito.

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