prèda

Indice

Lessico

sf. [sec. XIV; latino praeda].

1) Ciò di cui ci si impadronisce con la violenza durante rapine, saccheggi, azioni di guerra e simili; bottino: spartirsi la preda; preda bellica; far preda, impossessarsi di qualche cosa con la forza. Per estensione, detto anche di ciò che viene ghermito, per lo più per servire da cibo, da un animale rapace: il falco teneva negli artigli la sua preda; essere preda di, essere preso, catturato da: le gazzelle sono spesso preda dei grandi carnivori. Per analogia, l'animale o l'insieme degli animali catturati o uccisi durante la caccia: mostrava agli amici la sua ricca preda.

2) Fig., dominio, potere, balia: la città era in preda al terrore; un uomo completamente in preda dell'alcol; darsi in preda alla disperazione, abbandonarvisi interamente, senza reagire; essere preda di qualcuno, cadere in suo potere, farsi ingannare.

3) Poco comune, l'atto del predare: la preda è stata rischiosa; animali da preda, gli animali rapaci o in genere dediti alla predazione.

Diritto

La preda bellica è il complesso dei beni mobili di cui un belligerante può lecitamente appropriarsi nel corso delle operazioni di guerra. La regolamentazione della preda bellica è contenuta in convenzioni e consuetudini internazionali e varia secondo che si tratti di guerra terrestre oppure di guerra marittima o aerea. Nel primo caso è riconosciuta al belligerante solo la facoltà di appropriarsi di beni di proprietà pubblica siti in territorio nemico (denaro, depositi di armi, mezzi di trasporto, ecc.); nel secondo caso è ammessa la cattura e la confisca di navi, aeromobili e merci nemiche anche appartenenti a privati e, in certi casi, persino di navi, aeromobili e merci di Paesi neutrali.

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