precedènza

Indice

Lessico

sf. [sec. XVI; da precedere].

1) Atto ed effetto del precedere; condizione di quanto va avanti o viene prima nello spazio o nel tempo: trovarsi in posizione di precedenza; in precedenza, in un tempo anteriore, prima.

2) Più spesso, il diritto di precedere. Riferito a persone, diritto o privilegio di intervenire, di agire, di ottenere qualche cosa prima di altri (in cerimonie pubbliche, in riunioni diplomatiche, in pratiche burocratiche, ecc.); priorità. Riferito a cose, diritto di passare, di essere avviato a destinazione o a soluzione prima di altre cose dello stesso genere: i dispacci urgenti hanno precedenza; dare la precedenza a un argomento, a un problema, affrontarlo, risolverlo prima degli altri; frequente specialmente nelle norme della circolazione stradale: segnale di precedenza; la precedenza spetta in ogni caso ai mezzi su rotaie. ❏ Precedenza stradale, compete a chi a un incrocio proviene da destra e consiste nel diritto di passare prima di altri veicoli occupanti l'incrocio, salvo che vi sia il segnale di dare la precedenza. Il diritto di precedenza è indicato da appositi segnali di cui uno a forma triangolare con contorni rossi e fondo bianco posto in prossimità di un incrocio e un altro quadrato a fondo giallo. Il primo indica che bisogna dare la precedenza sulla strada che si incrocia, l'altro che si ha la precedenza.

Diritto

Precedenza nelle cerimonie, in diritto internazionale sta a indicare la posizione assegnata a ciascun individuo rispetto ad altri nell'ambito di una cerimonia cui siano congiuntamente presenti. Con tale termine si indica anche il turno secondo il quale si è ricevuti dalla più alta personalità presente e ricevente. La questione delle precedenze nelle cerimonie ufficiali è stata fonte di lunghe e tormentate controversie fin dal primo affermarsi di una comunità internazionale (trattato di Vestfalia, 1648) soprattutto rispetto agli organi degli Stati esteri ospiti a titolo permanente (agenti diplomatici accreditati) o transitorio (capi di Stato, delegati). In via giuridica il problema è stato risolto, compatibilmente col principio dell'uguaglianza dei singoli membri della comunità, in base a criteri pratici quali quello dell'ordine alfabetico, della denominazione degli Stati in lingua francese (Protocollo di Aquisgrana, 1818), il sorteggio, l'alternato, ecc. In Italia le cariche e dignità dello Stato sono distribuite in tredici categorie. I personaggi indicati nelle prime quattro hanno dignità di grandi Ufficiali dello Stato (nel precedente ordinamento monarchico essi avevano la dignità di eccellenza). In ogni categoria i personaggi sono distribuiti in classi: la classe menzionata per prima ha precedenza sulle successive; nella stessa classe l'ordine delle precedenze è determinato dall'anzianità di nomina del funzionario a eccezione degli appartenenti alle prime due categorie dove l'ordine è dato dall'ordine della rispettiva carica. Nelle cerimonie in cui sono invitate le mogli dei pubblici funzionari queste hanno la precedenza che compete al marito. Secondo il diritto canonico la precedenza spetta a chi è investito di una certa dignità, di incedere ai primi posti o di sedere in un posto migliore, nelle pubbliche cerimonie di culto, nelle processioni, nelle riunioni ecclesiastiche. Tale diritto è regolato dal Codex Iuris Canonici in ragione dell'autorità che ciascun intervenuto riveste per rappresentanza o in nome proprio, del grado giurisdizionale rispetto alle persone, fisiche o morali, soggette, del grado nella gerarchia d'ordine, e, tra pari grado, in ragione dell'anzianità nel medesimo.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora