presènte¹

Indice

Lessico

agg. e sm. e f. [sec. XIV; dal latino praesens-entis, da prae, davanti+ens entis, ppr. di esse, essere].

1) Agg., che si trova nel luogo di cui si parla o in cui si trova chi parla o scrive: le persone presenti all'avvenimento; il pubblico presente in sala. Nelle loc.: essere presente a qualche cosa, prender parte, partecipare, assistere direttamente: questa è la versione di chi era presente al fatto; essere presente a se stesso, non distrarsi o turbarsi, essere completamente padrone dei propri pensieri e delle proprie azioni; lui presente, alla sua presenza; presente il padre, l'interessato, davanti a loro, in loro presenza; essere presente alla memoria, alla mente, essere ricordato o pensato; tenere, avere presente, ricordare, avere in mente, tenere in considerazione: tieni presente le nostre proposte; far presente, rammentare, sottoporre all'attenzione: gli ho fatto presente che non ero d'accordo con lui;presente!, formula con cui si risponde alla chiamata.

2) Che esiste, avviene, si verifica ora, nel momento attuale: la presente situazione; le condizioni presenti. In particolare, che vive adesso, che è del tempo in cui viviamo noi: la presente generazione. Per estensione, indica la vicinanza spaziale o temporale di qualche cosa che abbiamo sottomano, che stiamo facendo, trattando o dicendo proprio nel momento in cui parliamo, col valore di “questo”: il presente lavoro; la presente lettera; la presente richiesta; il presente caso rappresenta un'eccezione. Anticamente, favorevole, propizio.

3) Sm., il tempo in cui siamo, il momento attuale: il presente e il futuro; confrontare il presente col passato; al presente, in questo momento, ora, attualmente.

4) In grammatica, tempo del sistema verbale che esprime un'azione contemporanea al momento della sua enunciazione.

5) In psicologia, presente mentale, intervallo di tempo che viene vissuto soggettivamente come “presente”, i cui eventi sono distinti come diversi da eventi passati e futuri. Tale intervallo ha durata variabile secondo la struttura degli eventi che vi si verificano ed è dell'ordine di 100-500 ms.

6) Al pl., le persone che si trovano nel luogo in cui si parla o di cui si parla; gli spettatori, gli uditori: rivolgersi ai presenti; nessuno dei presenti ha risposto; esclusi i presenti, per escludere da critiche o da altre considerazioni negative la persona o le persone con cui si sta parlando.

7) Sf., la lettera che si sta scrivendo: con la presente vi informo che...

Grammatica

Il presente, continuando tutte le principali funzioni del corrispondente tempo latino, esprime sia azione momentanea sia, più frequentemente, azione durativa (latino sedet in theatro, siede [=sta seduto] in teatro), sia azione ripetuta (latino mala autumno leguntur, le mele si raccolgono in autunno), sia azione extratemporale o pantemporale, cioè fuori del tempo o sempre attuale come nel caso di sentenze e proverbi (questo presente è perciò detto acronico o gnomico: latino gutta cavat lapidem, la goccia scava la pietra). Analogamente al latino, il presente può essere usato in italiano anche per esprimere un'azione passata che si vuole rappresentare con particolare vivacità quasi come se si svolgesse nel momento in cui si parla (presente storico, o narrativo, o stilistico) oppure per riportare le parole e il pensiero di autori antichi (presente letterario). Soprattutto nella lingua parlata è abbastanza frequente l'uso del presente per indicare azioni future piuttosto imminenti (stasera esco, domani parto).

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