processionària

sf. [sec. XVIII; da processione]. Nome comune degli Insetti Lepidotteri della famiglia Taumetopeidi e in particolare di quelli del genere Thaumetopoea. Tra le specie presenti in Europa sono particolarmente note la processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea) e la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa). La prima è molto comune anche nell'Italia settentrionale; gli adulti, dalle ali gialle e dall'apertura alare di 3 cm nei maschi e di 4 nelle femmine, compaiono in agosto-settembre e le femmine depongono le uova in gruppi di 200-300 che vengono ricoperte con i peli dell'addome. Le uova si schiudono nel maggio successivo e le larve si portano sulle foglie, le erodono e cominciano a costruire un nido sericeo riunendo gruppi di foglie. Le larve escono generalmente di notte dal loro nido definitivo (che misura ca. 50×15 cm) per andare alla ricerca del cibo in lunghe processioni che sono guidate da una larva alla quale ne seguono due, poi tre in modo che la processione appare ingrossata al centro. La metamorfosi avviene nel mese di luglio nell'interno della borsa sericea e la crisalide si schiude solitamente nell'agosto successivo. La processionaria del pino, simile alla precedente, vive su diverse conifere e compie anch'essa una generazione all'anno con sfarfallamento degli adulti in luglio; le uova vengono deposte sulle foglie e si schiudono dopo circa un mese. Le larve vivono e svernano entro nidi sericei da cui escono formando le caratteristiche file; raggiungono la maturità nella primavera successiva quando scendono sul terreno per imbozzolarsi. Recano gravi danni e per difesa si usa incendiare i loro nidi o servirsi di insetti predatori quali la formica rossa.

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