propiònico

agg. [sec. XIX; dal francese propionique, da pro-, pro-+greco píōn, grasso (sm.) con allusione al fatto che questo composto è il primo della sua serie che nelle proprietà richiama gli acidi grassi superiori]. Acido propionico, composto chimico omologo dell'acido acetico, con struttura di acido carbossilico saturo a tre atomi di carbonio e formula CH₃CH₂COOH. Si forma in piccola quantità per fermentazione degli zuccheri a opera di alcuni microrganismi; vari suoi esteri sono diffusi in natura, in particolare negli oli essenziali delle piante. L'acido propionico può essere facilmente ottenuto con metodi di sintesi diversi a partire da un prodotto di basso costo quale l'etilene. Si presenta come un liquido incolore, di densità 0,996, odore acre e pungente che richiama quello dell'acido acetico, miscibile con l'acqua; bolle a 141,1 ºC. I suoi sali, e cioè i propionati, sono quasi tutti molto solubili in acqua. A differenza dell'acido acetico e dei suoi sali, l'acido propionico e i propionati metallici trovano solo limitate applicazioni tecniche.

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