quanto (avverbio)

avv. [sec. XIII; latino quantum].

1) In proposizioni interr. dirette e indirette e in proposizioni escl., in quale misura, in quale quantità: quanto è lungo?; ti ho chiesto quanto hai camminato; quanto sono contento!; non sai quanto mi piace!

2) In funzione relativa, nella quantità, nella misura che: mangia quanto vuoi; aggiungi acqua quanto basta; ha resistito quanto ha potuto. Nelle loc.: quanto a, in quanto a, per ciò che riguarda, si riferisce a: quanto a lui, ci penserò io; in quanto al da farsi, decideremo dopo.

3) In espressioni comparative, in correlazione con tanto o così espressi o sottintesi, come, nella misura in cui: è tanto bravo quanto intelligente; è bravo quanto te; non è poi tanto ricco quanto si crede; non è così facile quanto tu pensi; quanto più lavori, tanto più guadagni. Nelle loc.: quanto è vero che, per sottolineare la veridicità, la certezza di quanto si dice: è come ho detto, quanto è vero Dio; lo dico non tanto per te quanto per lui, ma piuttosto per lui; quanto mai, molto, moltissimo: ho lavorato quanto mai; tanto quanto, tanto o quanto, più o meno, circa; né tanto né quanto, niente, per nulla.

4) Seguito da un agg. o da un avv. compar. gli conferisce valore di superl. relat.: cerca di fare quanto più svelto puoi;quanto prima, il più presto possibile; quanto meno, almeno.

5) In alcune loc. ha valore di cong. e assume vari significati: in quanto, perché, per il fatto che: non sono venuto in quanto non lo sapevo; anche in quanto che; in quanto, seguito da un sostantivo, in qualità, nelle funzioni di, come: in quanto ministro, non può ignorare certe cose; da quanto, per quanto, tanto: non si può bere da quanto scotta; non gli si può parlare, per quanto è nervoso; per quanto significa anche, nonostante, anche se: per quanto ti sforzi, non arriverai mai al suo livello; non resisterà alla prova per quanto sia forte; tuttavia, però: gli darò una mano per quanto non lo meriti.