rìschio

Indice

Lessico

sm. [sec. XIII; etim. incerta].

1) Eventualità di un danno, possibilità di una conseguenza dannosa o spiacevole in genere: c'è il rischio che crolli il tetto; in particolare, possibilità che si manifesti un evento dannoso tale da determinare una perdita economica: c'è il rischio di perdere tutto; esporsi a un rischio; va a rischio che, c'è il rischio che; correre il rischio di, rischiare; con rischio, a rischio di, a costo di, rischiando: ha affrontato l'impresa a rischio della vita; a tuo rischio(e pericolo), sotto la tua responsabilità, assumendo a tuo carico le eventuali conseguenze negative: lo fai a tuo rischio.

2) Pericolo, situazione pericolosa, azzardo: amare, affrontare il rischio. Per estensione, a rischio, riferito a condizioni che comportano elevate probabilità di danni fisici e morali a soggetti particolarmente esposti a determinati pericoli (per lo più patologici o sociali) e quindi con forti possibilità di subirli: un impianto industriale considerato a rischio. § Nella filosofia dell'esistenza, il carattere proprio della scelta assoluta che per l'uomo, ente finito, non può mai essere garantita. Così per Kierkegaard il passaggio allo stadio religioso comporta una sospensione delle certezze universali dell'etica, un'espropriazione da ciò che si possiede e una riappropriazione attraverso il dono e la sovrabbondanza divini, operata attraverso la prova e il rischio.

Diritto

Nei contratti di assicurazione il rischio è l'oggetto del contratto stesso, tanto che il contratto è nullo se il rischio non è mai esistito o ha cessato di esistere prima della conclusione dello stesso; se il rischio cessa di esistere dopo la conclusione del contratto, questo si scioglie, ma l'assicuratore ha diritto al pagamento dei premi finché la cessazione del rischio non gli sia comunicata. Il problema del rischio nei contratti è costituito dalla possibilità che l'assicurato rimanga pregiudicato da un evento imprevisto e fortuito che potrebbe colpire la cosa oggetto di contratto. Altro requisito essenziale nell'attività diretta all'esercizio di un'attività commerciale è il rischio d'impresa: imprenditore è infatti colui che sopporta il rischio inerente all'impresa; in assenza di questo non vi è attività imprenditoriale, ma solo attività normale.

Economia

Il rischio è connaturato a quasi tutte le operazioni economiche. F. Knight distingueva il rischio dall'incertezza individuando nel primo l'idea di poter calcolare mediante i principi probabilistici il grado di verosimiglianza con cui un certo evento si verifica; nella seconda una totale impossibilità di un qualsiasi calcolo razionale. Alcuni rischi si possono prevenire ed eliminare mediante l'assicurazione (rischio d'incendio, furto, trasporto, inesigibilità, crediti, ecc.). I rischi che derivano dalle oscillazioni dei prezzi o dei cambi esteri si possono fronteggiare inserendo opportune clausole nei contratti di acquisto e vendita. Alcuni rischi che accompagnano lo svolgimento della vita aziendale non sono per loro natura eliminabili ma l'impresa può ricorrere alla costituzione di appositi fondi rischio e fondi di riserva. Per quanto riguarda le aziende e il loro funzionamento si usa distinguere i rischi in commerciali e tecnici, secondo che siano collegati o meno con il mercato. I rischi commerciali sono connessi ai mutamenti che si verificano sul mercato nell'offerta e nella domanda dei prodotti e dei fattori produttivi. Le cause di tali variazioni possono essere innumerevoli e risiedere in fenomeni politico-economici, monetari, ma anche sociali, o in variazione dei gusti che si verificano a vario livello e relativi a un settore o all'intero sistema economico, al mercato interno o a quello internazionale. I rischi di questo tipo (quasi sempre non assicurabili) sono attenuabili mediante il conferimento di un'adeguata elasticità alle strutture produttive e la messa in opera di strumenti atti a ridurre i danni derivanti dalle fluttuazioni di mercato (per esempio, con clausole di revisione-prezzo, campagne pubblicitarie, ricerche di mercato, ecc.). I rischi commerciali, come tendenza generale, variano in modo più accentuato nei periodi caratterizzati da rapide trasformazioni economiche e assumono sempre nuove forme e manifestazioni. I rischi tecnici sono connessi ai fatti della vita aziendale e allo svolgimento della gestione. Alcuni di essi sono prevedibili con una certa approssimazione, altri sono valutabili non nei confronti del singolo imprenditore ma riferendosi alla legge dei grandi numeri, prendendo in esame dal punto di vista statistico eventi della stessa natura rilevati in passato. In molti casi, quindi, i rischi tecnici possono essere oggetto di assicurazione anche se le conseguenze dell'evento dannoso non saranno mai eliminate totalmente. Rischio di congelamento, nel commercio estero, è il blocco dei pagamenti che può avvenire a causa di mutamenti politici. Nel settore delle banche i rischi di perdite hanno ripercussioni sul sistema economico e sono quindi necessarie particolari cautele. Di conseguenza sono previsti controlli e accantonamento di appositi fondi di riserva, nell'ambito di specifiche disposizioni legislative. Presso gli istituti di credito sono creati appositi uffici rischi per seguire l'andamento delle operazioni di impiego di fondi che comportano un rischio. Tutte le obbligazioni che ciascun cliente assume verso la banca sono riportate in un apposito libro dei rischi. Le situazioni dei rischi registrano invece l'esposizione complessiva verso terzi per i rischi inerenti a particolari tipi di operazioni. Rischio diretto, esposizione cambiaria di un cliente verso la banca per le operazioni di sconto compiute; rischio indiretto, assunto verso una banca per avallo o fideiussione di effetti. Per i creditori esistono, infine, il rischio di credito che un'obbligazione finanziaria non sia assolta né alla scadenza né in seguito e il rischio di liquidità che un'obbligazione finanziaria non sia assolta alla scadenza ma con ritardo non predeterminato.

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